Il Parco del Serio e il Santuario del Marzale offrono un’esperienza unica tra natura, cultura e arte. Scopriamoli insieme.
Durante il mio week-end lombardo ho scoperto luoghi come il Santuario del Marzale e il Parco Naturale del Serio.
Il parco si estende lungo il corso del fiume Serio, dalla città di Seriate fino alla foce nell’Adda, per un totale di circa 45 km, attraversando 26 comuni tra le province di Bergamo e Cremona.
Io ho effettuato l’itinerario da Crema a Montodine, visitando anche il Santuario della Beata Vergine del Marzale.
L’istituzione del Parco del Serio nel 1985, lungo il basso corso del fiume con una superficie di 7.750 ettari, è stata motivata dalla necessità di proteggere e ripristinare l’ambiente tipico delle zone adiacenti, prevenendo il degrado ambientale.
Nei primi chilometri del percorso, il fiume Serio forma i laghi del Barbellino (Superiore e Inferiore) e attraversa la località turistica di Valbondione, dove si trovano le celebri Cascate del Serio, un triplice salto di 315 metri, tra i più alti d’Italia e d’Europa.
Scopriamo insieme la bellezza del Parco del Serio, cosa vedere e le attività da fare.
Ecco di cosa parlo nell'articolo
Parco Naturale del Serio: cosa vedere
L’elemento caratterizzante del Parco del Serio è l’acqua, che favorisce la presenza di molteplici ecosistemi.
Questo territorio ospita una ricca varietà di flora e fauna adattate alle specifiche condizioni ambientali.
Tra gli alberi presenti spiccano i salici, i pioppi, gli aceri e le querce, mentre tra gli arbusti troviamo il sanguinello, il sambuco, il biancospino e la rosa selvatica.
La vegetazione palustre, come il tife e i giunchi, è limitata.
Tra le erbacee, alcune specie come il mughetto, il dente di cane, il bucaneve e la rosa di natale testimoniano la presenza di boschi antichi.
Sono presenti anche alcune specie di orchidee, mentre gli invertebrati come le libellule e le farfalle sono studiati come indicatori della qualità delle acque.
Alcune specie di anfibi e rettili sono a forte rischio di scomparsa.
Tra i mammiferi più comuni ci sono il riccio, la talpa, la lepre e il coniglio, mentre la volpe è in forte aumento. Potresti incontrare anche la donnola, il tasso, la faina, la puzzola, il ghiro e il moscardino, ma sono più rari.
Ti capiterà di fare qualche incontro con gli animali che popolano la zona: io ho avuto un attimo di spavento, quando ho intravisto sul cammino un serpente – forse in realtà era una biscia d’acqua – ma si è spaventato più lui ed è fuggito subito via!
Gli obiettivi del parco sono:
- ricreare l’equilibrio fra l’uomo e la natura, arricchendo la biodiversità;
- conservare e valorizzare il patrimonio naturalistico e storico-ambientale;
- stimolare la conoscenza dell’ambiente con bacheche e segnaletica botanica.
La passeggiata è incantevole e fiori e piante offrono colori, profumi e sensazioni quasi magiche.
Poter camminare e ammirare questa natura incontaminata sarà un’esperienza indimenticabile, ma ricorda di indossare pantaloni lunghi, scarpette comode e di portare un anti-zanzare.
Per il resto, preparati a riempire gli occhi di bellezza naturale.
Parco del Serio: cosa fare
Il Parco del Serio offre una varietà di percorsi naturalistici e culturali che attraversano paesaggi mozzafiato e riserve naturali protette.
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Ti presento i 5 itinerari da fare da nord a sud all’interno del parco, ognuno dei quali offre un’esperienza unica per scoprire la flora, la fauna e la storia del territorio.
Pronto per un’avventura nel cuore della natura?
1. Da Seriate a Ghisalba
Dal punto di vista naturalistico, il tratto del Parco del Serio che va da Seriate a Grassobbio è fortemente antropizzato, con infrastrutture che hanno modificato il paesaggio.
La presenza di grossi ciottoli trasportati dal fiume e di praterie magre di pianura contraddistinguono l’area.
Da non perdere la particolare roccia sedimentaria di ceppo lombardo a Seriate.
A Grassobbio è possibile visitare palazzo Belli del XVII sec. e la chiesetta cinquecentesca dell’Assunta.
Sul fronte faunistico, sono presenti colonie di coniglio selvatico e diverse specie di uccelli.
Percorsi a piedi partono dal canile di Seriate per seguire il percorso pedociclabile lungo il fiume e raggiungere il castello di Malpaga e l’altro castello di Cavernago Martinengo Colleoni.
2. Da Ghisalba a Romano di Lombardia
Questo itinerario offre paesaggi naturalistici spettacolari, con l’ampio letto del fiume Serio e le prealpi bergamasche che fanno da cornice.
È possibile fermarti a visitare i centri storici di Cologno al Serio, Martinengo e Romano di Lombardia, rendendo ancora più completa l’esperienza.
Se sei amante della fauna, la primavera e l’estate sono il periodo ideale per ammirare gli uccelli, tra cui la bellissima upupa e il gruccione dai colori vibranti.
Non perdere l’occasione di visitare gli affascinanti fontanili di Cologno al Serio, accessibili dal centro storico in direzione della chiesetta del Campino.
Queste sono autentiche oasi all’interno della pianura lombarda, dove si può godere di un ambiente fresco grazie alla ricca vegetazione e alle sorgenti d’acqua.
A Romano di Lombardia si trova anche l’Orto Botanico, situato nella zona di Pascolo, a breve distanza dalle aree alluvionali attive del fiume Serio.
Oltre all’orto, è possibile usufruire di altri servizi del parco come il vivaio consortile che include sia una serra didattica che un vivaio vero e proprio in cui sono piantate le specie utilizzate per la riqualificazione delle aree verdi.
3. Da Romano di Lombardia a Sergnano
Questo itinerario si può percorrere a piedi o in bicicletta seguendo il corso del fiume Serio su entrambe le rive, attraversando suggestivi paesaggi agricoli, piccole zone umide e boschetti caratterizzati dalla presenza di alberi di pioppo e salice.
L’area è di grande interesse faunistico, con la possibilità di avvistare gli aironi cenerini e le garzette, nonché specie meno comuni come gruccioni, martin pescatori, pendolini, pavoncelle e rigogoli.
Durante le migrazioni è anche possibile avvistare il falco pescatore.
Da non perdere il Museo archeologico di Fornovo San Giovanni, che si trova presso la Biblioteca Comunale.
4. Da Sergnano a Crema
Questo tratto del fiume Serio è notevole per la sua riserva naturale, la Plata Menasciutto, che comprende il fiume, zone umide e due lanche laterali con vegetazione igrofila di salici, pioppi e ontani neri.
La riserva è facilmente accessibile dai comuni di Pianengo e Ricengo, che distano soli 5 km dalla città di Crema.
All’interno della riserva, la Palata, originariamente composta da pali di legno che deviavano l’acqua nella roggia Menasciutto per scopi irrigui, è ora in cemento.
Tra le specie presenti troverai la rana di Lataste e il tritone crestato, che meritano particolare attenzione dal punto di vista della conservazione.
5. Da Crema a Montodine: il percorso fatto da me
Dal punto di vista naturalistico, questo itinerario è particolarmente interessante per le forre laterali al fiume, che attraversano i terrazzi fluviali e si sono formate a causa dell’erosione causata dalle rogge che si immettono nel fiume stesso.
In questa zona è possibile ammirare numerosi esempi di architettura, tra cui il Santuario del Marzale, costruito nel XVII secolo a Madignano, e molte ville e palazzi presenti nei centri abitati circostanti.
Degni di nota sono il Palazzo Benvenuti, con la sua torre settecentesca, e le diverse chiese di Montodine, tra cui gli oratori di San Zeno e San Rocco, e la Villa del Toscanini a Ripalta Guerina, così chiamata in onore del famoso musicista che vi soggiornò.
Il fascino del Santuario della Beata Vergine del Marzale
Il Santuario della Beata Vergine del Marzale, comunemente conosciuto come il Marzale, si trova lungo la tortuosa strada che da Ripalta Vecchia conduce a Ripalta Arpina, in provincia di Cremona.
I dintorni della chiesa, circondata da pioppeti, riconoscono a questo luogo sacro un’atmosfera di intimo raccoglimento, di calma e riflessione.
Troverai il santuario sull’estremità della riva alta del fiume Serio, alla quale si accede scendendo una scala a strapiombo di circa 12 metri, che separa il Marzale dal fiume cremasco.
Secondo una leggenda popolare, nel XIV secolo, in questo luogo sarebbe avvenuta un’apparizione.
Alla chiesa si accede tramite un cortile racchiuso da un muretto rustico: non ha una vera facciata perché pare non si volessero coprire gli affreschi della Via Crucis di Tommaso Piccinardi, realizzati all’esterno nel 1757.
Molto probabilmente, però, questa mancanza è una conseguenza del crollo di parte della chiesa dopo una piena del Serio.
L’interno del Santuario
All’interno, un’unica aula termina con 3 cappelle, delle quali la più importante è la centrale con altare barocco.
Qui è incastonata l’immagine della Madonna del Latte, seduta mentre porge il latte al Bambino che ha in braccio, opera di un autore sconosciuto.
La parete laterale settentrionale presenta degli affreschi degni di nota, come la Madonna in Trono, un Santo ignudo e lo Sposalizio di Santa Caterina, commissionato dalla famiglia Terni di Crema.
Potrai anche notare un affresco interrotto dalla controfacciata, indizio che la chiesa un tempo era più lunga.
Nella parete laterale meridionale troverai altri affreschi come la Madonna in Trono, le Opere di Misericordia e San Francesco, datati 1580.
Addossato alla chiesa, vedrai un edificio, un tempo abitazione dell’eremita, addetto alla manutenzione ed all’apertura della chiesa.
Una scala, conosciuta come Scala Santa, scende verso la valle del Serio, dove sorge la cappella settecentesca dell’Apparizione.
Spero che le mie informazioni ti siano utili. Se ti occorresse sapere altro, lascia un commento e cercherò di aiutarti.