I Giardini di Bomarzo sono una visita imperdibile. Il parco dei mostri ha un fascino esoterico tutto da scoprire!
La prima volta che sono stata ai Giardini di Bomarzo, ero troppo piccola per ricordarlo, se non dalle foto dei miei genitori.
Questa volta, ci ritorno con Francesco, nella nostra prima vacanza insieme: era l’estate del 2017 e alloggiavamo in provincia di Viterbo.
Avevamo deciso di fare un viaggio in più tappe, che comprendeva il Parco Divertimenti di Cinecittà a Roma, Ostia, Orvieto, il Lago di Martignano, San Martino al Cimino, il Sacro Bosco di Bomarzo e Viterbo.
Ecco di cosa parlo nell'articolo
Giardini di Bomarzo: storia
Il più antico parco di sculture del mondo moderno sono i Giardini di Bomarzo, conosciuti anche come Sacro Bosco o Parco dei Mostri.
Queste sculture grottesche disseminate in un paesaggio surreale, pare furono realizzate dall’architetto Pirro Ligorio (non esiste documentazione scritta) per volere di Pier Francesco Orsini, detto Vicino, nel 1552.
Tutte le sue energie furono impiegate per l’ideazione di questo parco, per sfuggire al dolore della morte della moglie Giulia Farnese e, in mancanza di fonti attendibili, potrebbe anche aver realizzato da solo le sculture.
Vicino Orsini è stato signore di Bomarzo sino al 1581 e fece scolpire le rocce sul posto, proprio dove oggi si possono ammirare.
Nel 1585, alla morte del suo ideatore, il parco fu vittima di diversi passaggi di proprietà che lo portarono all’oblio, finché nel 1954 venne acquistato dalla famiglia Bettini.
Grazie a contributi, come un cortometraggio di Salvador Dalì e un documentario di Michelangelo Antonioni, il Sacro Bosco fu riscoperto e rivalorizzato.
Entrare ai Giardini di Bomarzo, significa addentrarsi in un luogo misterioso, guidati solo da enigmatiche didascalie disseminate lungo il percorso.
Per approfondire il discorso sul Parco dei Mostri, fondato sulle conoscenze esoteriche e letterarie del suo ideatore, vi consiglio la lettura di “Bomarzo. Guida al Sacro Bosco” di Antonio Rocca.
Numerosi studiosi hanno cercato di risolvere l’enigma del parco, del suo percorso e delle sue statue immerse nella natura, tuttavia il bosco è destinato a restare un luogo misterioso, che ogni visitatore vive a suo modo.
Come arrivare al Sacro Bosco e come visitarlo
Il Sacro Bosco si trova in Località Giardino, 01020, Bomarzo, in provincia di Viterbo.
Per raggiungerlo, in auto devi prendere l’Autostrada A1 e poi uscire ad Attigliano, direzione Bomarzo, mentre in treno, Stazione Orte Scalo e poi autobus direzione Bomarzo. Controlla gli orari, cliccando qui!
Una volta arrivati e aver acquistato il biglietto, vi verrà consegnata una mappa, dove c’è segnato un percorso da seguire, con tutte le statue numerate.
Percorrendolo, non vi perderete neppure una scultura e potrete guardarle tutte con calma.
Il percorso non è netto, anzi è formato da tanti sali e scendi, che vi permetteranno di inoltravi nel bosco, in un’atmosfera suggestiva e misteriosa.
Cosa vedere ai Giardini di Bomarzo
Il Sacro Bosco è ricco di sculture, fontane, edifici, che farne un elenco sarebbe inutile, perché ammirarli provoca emozioni indescrivibili.
Date un’occhiata alla cartina per avere un’idea iniziale, mentre io vi racconto quali sono le cose che mi hanno colpito di più.
Casa Pendente
Questo piccolo palazzo, costruito da un lato su una roccia inclinata, tanto da renderlo pendente e totalmente fuori dal comune.
La casa è stata eretta volontariamente storta e si può accedere al secondo piano, facendo molta attenzione, poiché il gioco di prospettiva inganna l’occhio, facendo perdere l’equilibrio.
Il significato dovrebbe essere quello di “resilienza”, il riuscire a resistere a ogni avversità che si presenti.
Quella alla finestra nella foto sono io e, una volta uscita, ho avuto dei capogiri, ma sono rimasta molto colpita dall’originalità di questo edificio.
Ercole – Caco
Ercole che squarta Caco è di un’imponenza disarmante ed è la rappresentazione della lotta del bene contro il male.
Una lotta tra i giganti: Ercole, l’eroe mitologico, che uccide, squartandolo a mani nude, Caco.
Orco
L’Orco in pietra di Bomarzo è una gigantesca scultura in tufo grigio, che rappresenta un volto mostruoso dalla bocca spalancata.
Questa è una delle statue più famose del Bosco Sacro e, dalla scritta, “Ogni pensiero vola”, si intuisce il potere magico dell’orco.
Dalla voce, la bocca, il pensiero può volare fino alla mente di un’altra persona.
Come vi dicevo e vedrete anche dalla mappa, le cose da vedere a Bomarzo, sono tantissime, non perdetevene neanche una!
Giardini di Bomarzo: orari e biglietti
Il Parco dei Mostri è aperto tutti i giorni dell’anno con orario continuato:
- Da Novembre a Febbraio, dalle 09.00 alle 17.00;
- Da Marzo (con ora legale) a Settembre, dalle 09.00 alle 19.00;
- Ottobre, dalle 09.00 alle 18.00.
L’ultimo ingresso è un’ora prima della chiusura.
Il costo del biglietto intero è di €11, mentre i bambini dai 4 ai 13 anni pagano un ridotto di €8.
Il mio consiglio è di fare come noi e associare in un solo giorno la visita a Viterbo e quella al Sacro Bosco di Bomarzo.
Se non sai dove dormire a Bomarzo, dai un’occhiata alla mappa.
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