Cosa vedere in Lombardia: 5 luoghi da non perdere

Natura, montagna, laghi, cultura, arte, città storiche e moderne, enogastronomia. Scopriamo insieme cosa vedere in Lombardia!

La Lombardia è la regione che amo, qui ho le mie radici, la mia casa, le mie speranze ed i miei orizzonti. Per questi motivi, scrivere un solo articolo su cosa vedere in Lombardia, è stato per me molto complesso.

Da viaggiatrice ho visitato tantissimi posti, ma è la Lombardia il luogo che mi fa sentire veramente a casa, in pace con me stessa. Le opportunità che offre sono molteplici, e forse tante ancora sconosciute.

Quando si pensa ad una meta turistica da visitare, la regione Lombardia non è sicuramente la prima destinazione che viene subito in mente.

Famosa per la storia e lo sviluppo industriale, per il suo ruolo cruciale nell’economia italiana, questa regione nasconde in realtà un affascinante paesaggio e tradizioni enogastronomiche di tutto rispetto.

Natura, montagna, laghi, cultura, arte, città storiche e moderne, enogastronomia. La Lombardia è tutto questo! Una regione verde che nasconde luoghi spettacolari. Non abbiamo ancora il mare, ma ci stiamo lavorando.

Ecco perché voglio condividere con te ciò che più amo di questa stupenda regione. Scoprirai un patrimonio artistico-culturale di enorme valore ed un tesoro di bellezze naturali di grande fascino.

Ma basta chiacchiere, partiamo subito in questo viaggio.

Ti accompagnerò a visitare questa incantevole regione, in un tour virtuale, alla scoperta di posti fantastici.

Questa è la mia personale selezione dei posti più belli da visitare in Lombardia. Spero che le mie scelte ti incuriosiscano e ti facciano venire voglia di scoprire le altre sue meraviglie.

Non potrai non innamorarti ed apprezzare anche tu di questa incantevole regione.

Milano: città d’arte tra tradizione e modernità

Duomo di Milano

Il nostro viaggio parte proprio dal capoluogo della Lombardia: Milano, la città tra modernità e tradizione.

Milano ha infatti una duplice anima: da un lato troviamo la Milano del cambiamento, delle innovazioni tecnologiche e dei grattacieli e dall’altro la Milano storica.

Nel centro storico di Milano possiamo ammirare la maggior parte del suo patrimonio artistico-architettonico. Cuore e simbolo della città è infatti il Duomo con la sua Madonnina, che protegge Milano dall’alto.

Il Duomo

Il Duomo di Milano è un perfetto esempio di arte gotica, impreziosito dal bianco marmo di Candoglia. Dalle sue terrazze, di ben 8000 mq, potrai godere una vista mozzafiato dall’alto e respirare la pace che sovrasta la città.

Nelle immediate vicinanze sorge un altro emblema della città: l’ottocentesca Galleria Vittorio Emanuele II, il “Salotto di Milano”.

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Galleria Vittorio Emanuele II

Costruita con una copertura di vetro e ferro a vista, ed un pavimento a mosaico, è in realtà un passaggio pedonale coperto, tra il Duomo ed il Teatro alla Scala. Nel tetto della volta centrale della galleria, troverai uno straordinario mosaico, che raffigura tutti i continenti (Asia, Africa, Europa e America).

La Galleria Vittorio Emanuele II accoglie storici ristoranti, bar, librerie, e negozi di alta moda, al pari di Via Montenapoleone o Via della Spiga.

Gli esercizi commerciali sono distribuiti su una pianta a croce greca. Inoltre, secondo il regolamento comunale, tutti i locali all’interno della Galleria devono avere le scritte delle insegne color oro su sfondo nero.

La Galleria è ora un punto di ritrovo cittadino importante, tra scambi culturali, divertimenti e shopping.

Ti consiglio di fare tre giri su te stesso, col tallone del piede destro, sulle “palle del toro”. Un mosaico che trovi disegnato sul pavimento dello splendido Ottagono centrale della Galleria.

Il gesto, nato inizialmente come uno scherno verso la città di Torino, nel cui stemma è raffigurato proprio questo animale, è ora un semplice rito scaramantico.

Dopo esserti assicurato la fortuna con questo gesto, una passeggiata sui tetti della Galleria è d’obbligo. Non puoi perderti una visita alla HighlineGalleria, da cui ammirare un panorama meraviglioso sulla città.

Castello Sforzesco

Nell’elenco delle cose assolutamente da vedere nel capoluogo lombardo, il Castello Sforzesco non può mancare.

Milano vanta il primato di avere uno dei più grandi castelli d’Europa. Costruito originariamente come fortezza a scopo difensivo, nel 1368, fu poi ridisegnato come elegante palazzo ducale, una delle corti più sfarzose d’Italia.

Il Castello Sforzesco è uno scrigno colmo d’arte e storia, ricco di numerosi musei, spazi espositivi ed una pinacoteca.

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Dopo aver ammirato tutti i tesori custoditi nel castello, dai suoi giardini si può fare una passeggiata lungo il Parco Sempione, che si estende per diversi ettari.

Il Parco Sempione è il polmone verde della città, dove puoi rilassarti, correre, fare sport o semplicemente contemplare la natura circostante ed i vari laghetti artificiali che lo caratterizzano.

Attraverso il parco si possono raggiungere i monumenti storici più conosciuti della città: la Triennale di Milano (sede di mostre di arte moderna e collezioni di design) e l’Arco della pace, monumento neoclassico che simboleggia il trionfo della pace tra le nazioni europee sancita nel 1815.

Monza: un connubio perfetto tra natura ed arte

Monza Villa Reale

Spostandosi da Milano verso est si trova Monza, un connubio perfetto tra natura ed arte.

Parte integrante del patrimonio lombardo, Monza è famosa per il suo splendido parco e la Villa Reale, gioiello architettonico e naturalistico in stile neoclassico.

Villa Reale

La Reggia di Monza è un palazzo imponente ed elegante, di forte impatto scenografico, concepito in perfetto equilibrio con il paesaggio circostante.

È il simbolo di una forza regale, potente ma non arrogante. Espressione di una rigorosa essenzialità, senza troppi fronzoli. Questa scelta stilistica si ritrova anche nella decorazione degli interni.

La Villa di Monza fu voluta dall’Imperatrice Maria Teresa D’Austria, per il suo penultimo figlio Ferdinando d’Asburgo-Este, come residenza estiva.

Venne scelta proprio Monza per la sua posizione strategica, sulla via di comunicazione Milano-Vienna e per la bellezza del territorio brianzolo.

Durante il Regno d’Italia Napoleonico venne abitata dal Viceré Eugenio Beauharnais, che la trasformò in un vero e proprio Palazzo Reale. Infine, divenne la residenza privilegiata di Re Umberto I, che sposò la cugina Margherita di Savoia.

Il progetto è stato realizzato in soli 3 anni da Giuseppe Piermarini con ben 700 stanze, tutte collegate fra loro. Gli ambienti sono stati impreziositi nel tempo da stucchi, sete, affreschi, pavimenti in marmi e mobili pregiati.

Una visita alla Villa Reale prevede la possibilità di ammirare:

  • il primo piano nobile, con le sale di rappresentanza e gli appartamenti reali di Umberto I e Margherita di Savoia;
  • il piano secondo nobile, dove si trovano gli appartamenti privati degli ospiti;
  • Belvedere, dove è ospitata la mostra design della Triennale;
  • gli appartamenti della servitù e il salone con una vista emozionante sul parco.

La villa è circondata dai Giardini della Reggia di Monza, realizzati da Luigi Canonica in stile inglese. Una superficie di circa 40 ettari, che ospita i cosiddetti Giganti Verdi, alberi ultrasecolari, ed il Roseto voluto da Niso Fumagalli, una zona incantevole e magica con un suggestivo laghetto.

Parco di Monza

L’area a sua volta fa parte del Parco di Monza, uno dei parchi recintati più grandi d’Europa. Il Parco di Monza è una riserva naturale protetta per numerose specie animali e vegetali.

Oltre ai Giardini Reali, si caratterizza per vaste aree a prato, campi agricoli, architetture rurali storiche, cascine, mulini, antiche ville ed estese superfici di bosco.

Il Parco di Monza rappresenta uno dei luoghi preferiti dei lombardi: un paradiso per gli amanti dello sport, un parco divertimenti per le famiglie con bambini, e un’area relax per chiunque volesse evadere dalla routine quotidiana.

Inoltre, è una zona molto apprezzata anche dagli appassionati di motori, grazie alla presenza dell’Autodromo Nazionale Monza, tempio della Formula 1.

Il Duomo

Custode di arte e storia è invece il Duomo di Monza, voluto da Teodolinda. La regina longobarda è stata l’artefice della conversione dei Longobardi alla religione cattolica.

Il suo campanile è l’edificio più alto della città, visibile da ogni punto.

Tra i tesori unici che si possono visitare al Duomo di Monza troviamo la Cappella della Regina Teodolinda, capolavoro gotico che raffigura 45 episodi della vita della regina.

Custodita in questa preziosa Cappella c’è poi la Corona Ferrea, simbolo del potere regale.

Si pensa che l’anello presente all’interno della Corona sia stato ricavato da uno dei chiodi della Croce di Cristo.

Con la Corona Ferrea furono inoltre incoronati re ed imperatori importanti, come Carlo Magno e Napoleone.

Insomma, Monza è una città tutta da scoprire, con bellezze artistiche e naturalistiche che la rendono unica nel suo genere.

Como ed il suo romantico Lago

Lago di Como

In Lombardia si trovano meravigliosi laghi, alcuni più importanti d’Italia, dove rinfrescarsi, respirare aria pura e staccare la spina. Una fuga dalla frenetica e caotica vita cittadina, all’insegna del più totale relax.

Lago di Garda, Lago Maggiore, Lago d’Iseo, Lago di Varese sono alcuni dei più famosi.

Io vorrei parlarti del mio lago preferito, il romantico Lago di Como. Il lago che custodisco nel cuore, pieno di ricordi ed emozioni.

Lago di Como

Il Lago di Como è una località turistica che offre scorci suggestivi, splendidi borghi, come Cernobbio, Tremezzo, Menaggio, Bellagio e Varenna, ville esclusive e paesaggi mozzafiato.

Famoso ormai in tutto il mondo, rappresenta un rifugio naturale, dove ammirare e godere della bellezza del suo territorio.

Potrai vivere escursioni uniche sfruttando i numerosi battelli o aliscafi che offrono gite indimenticabili.

Da provare anche la funicolare che collega Como a Brunate, il cosiddetto “Balcone delle Alpi”. Da lassù potrai godere di un luogo di villeggiatura incantevole, con punti panoramici mozzafiato.

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Il Duomo

Vicino al Lago e in pieno centro abitato, in Piazza Cavour, fa capolino il Duomo di Como, la Cattedrale intitolata a Santa Maria Assunta.

Ci sono voluti ben 400 anni di lavori, per finire la sua realizzazione, che termina con l’elevazione della cupola di Filippo Juvarra.

Si tratta di uno dei monumenti più belli e maestosi dell’Italia settentrionale. Terzo edificio religioso per dimensioni della Lombardia, dopo il Duomo di Milano e la Certosa di Pavia.

Quest’opera d’arte è un edificio eclettico, ma allo stesso tempo armonioso e grandiosamente unitario.

Presenta in realtà stili diversi: la facciata è in tardo gotico con guglie, pinnacoli e decorazioni scultoree, le fiancate ed i portali laterali sono rinascimentali, e l’altare maggiore in stile barocco.

L’interno del Duomo ha un impianto a croce latina con tre navate, divise da dieci pilastri ed è ricco di dipinti e arazzi.

Le curiosità principali che attirano i visitatori sono la Porta della Rana e le due Statue di Plinio il Vecchio e Plinio il Giovane, ai lati dell’entrata principale della facciata del Duomo, realizzate dalla Famiglia Rodari.

La Porta della Rana è l’ingresso principale di visitatori e turisti, dedicata al trionfo della Vergine, statua posta sul punto più alto.

Tra le svariate figure di santi, putti, angeli, mostri, animali, quella che assume particolare significato e che ha anche dato il nome alla porta, è proprio una rana.

La rana secondo la tradizione ricorda il livello raggiunto dalle acque del lago di Como durante un’esondazione.

Altri ipotizzano che sotto si nasconda un vero tesoro. Tutti riconoscono nella rana il simbolo di metamorfosi, trasformazione e spinta al cambiamento.

Per questo motivo è di buon auspicio accarezzare la rana prima di entrare in Duomo.

Il Duomo, infine, si presenta con due nuclei architettonici principali: la cattedrale vera e propria ed il Broletto, da cui si erge la torre civica che funge da campanile.

Palazzo Broletto

Il Palazzo Broletto è un antico palazzo comunale, demolito in parte per lasciare spazio al Duomo in rifacimento. Simboleggia la continuità tra autorità del vescovo ed il nuovo potere comunale.

Il Palazzo nasce come luogo preposto allo svolgimento delle assemblee cittadine ed all’amministrazione della giustizia. Successivamente diventa un teatro ed infine archivio notarile. Ora è invece sede di mostre d’arte e congressi.

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Montagne di Bormio e dell’alta Valtellina

Bormio

Abbandoniamo per un attimo i laghi e le città d’arte per riscoprire un paesaggio naturale incantevole ed essere trasportati in un’atmosfera senza tempo.

Le montagne di Bormio e dell’Alta Valtellina sono perfette per un week-end nella natura, all’insegna del relax o dell’attività sportiva. Potrai godere di un panorama alpino, con colori e profumi unici, in tutte le stagioni dell’anno.

Se sei appassionato di sci, o vuoi semplicemente rilassarti in uno scenario da favola, Bormio è infatti la tua meta ideale.

Situato nel cuore dell’Alta Valtellina, all’ingresso del Parco Nazionale dello Stelvio, Bormio è un centro termale e sciistico di fama internazionale.

Con i suoi 16 impianti e 20 piste (parliamo di oltre 100 km di piste da sci) ha ospitato i campionati mondiali di sci alpino nel 1985 e nel 2005.

Dopo l’attività sciistica, ciò che fa di Bormio una delle destinazioni più amate del Nord Italia sono proprio le sue terme.

Terme di Bormio

L’attrazione principale di Bormio sono infatti i suoi 3 straordinari stabilimenti termali: le Terme di Bormio, i Bagni Nuovi e gli storici Bagni Vecchi, alimentati da acque termali, che sgorgano calde da 9 fonti diverse.

Le Terme di Bormio sono lo storico stabilimento termale, in pieno centro cittadino. Sono dotate di una piscina da 25 metri, vasche calde dove rilassarsi, un acquascivolo di 60 metri, bagni turchi, biosauna e saune.

Forse meno scenografiche degli altri due centri termali, queste terme sono però ideali per le famiglie. Sono infatti le uniche ad accogliere i bambini sotto i 14 anni. Hanno inoltre aree dedicate ai più piccoli, con scivoli e giochi d’acqua.

I Bagni Vecchi sono antichi bagni romani, con grotte secolari che sfruttano le proprietà benefiche di sorgenti millenarie.

Sono caratterizzate da vasche all’aperto scavate nella roccia, le tradizionali tinozze e diverse saune. Ma la punta di diamante è la piscina panoramica all’aperto, con una bellissima vista a picco su Bormio e sull’intera vallata.

Infine, i Bagni Nuovi sono così definiti perché risalgono semplicemente ad un’epoca più recente. Sono il più grande parco termale all’aperto delle Alpi con 7 vasche all’esterno ed un ambiente più raffinato.

Parco Nazionale dello Stelvio

Come inizialmente sottolineato, Bormio è immersa nel Parco Nazionale dello Stelvio, l’area protetta più estesa d’Italia.

Le candide vallate del parco custodiscono oltre 100 ghiacciai, una grande varietà di ambienti naturali e oltre 2000 specie naturali autoctone.

Il Parco è aperto tutto l’anno. Sono presenti ristori, rifugi alpini e ben 600 km di sentieri, che si perdono nella rigogliosa vegetazione, adatti sia per gli amanti del trekking che per i bikers.

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Non puoi lasciare la località senza vedere il suo centro storico, incomparabile in tutto l’arco alpino. Bormio si può visitare facilmente a piedi, percorrendo i vicoli e le vie principali del paese.

I luoghi di interesse a Bormio sono tanti, la città è ricca di monumenti, case nobiliari, bellissimi edifici religiosi, torri e palazzi storici di rara bellezza.

Il Kuérc

Merita attenzione la piazza del Kuérc, simbolo di Bormio, dove sono presenti i monumenti più rappresentativi del paese: dalla Torre Civica, che con il suo grande orologio scandisce la vita del paese, al Kuérc, importante punto di ritrovo.

Il Kuérc è un anfiteatro di pianta trapezoidale coperto, costruito nel XVI secolo. Durante il periodo di autonomia bormina, era il luogo dove si amministrava la giustizia; oggi fa da sfondo a varie manifestazioni.

Mantova, Città Patrimonio Mondiale dell’UNESCO

Cosa vedere in Lombardia

Lasciamo per un attimo la montagna e proseguiamo il nostro tour alla scoperta di un’altra città d’arte: Mantova, città Patrimonio Mondiale dell’Unesco.

La Lombardia vanta ben 7 siti inclusi nel Patrimonio dell’Unesco, uno di questi è proprio Mantova.

Città rinascimentale, eredità della prestigiosa corte dei Gonzaga, Mantova è un vero gioiello d’arte e d’architettura, ricca di edifici storici che testimoniano la sua prestigiosa storia e la sua identità culturale.

Nel 2016 Mantova è stata inoltre eletta Città Italiana della cultura.

La città è stata governata per oltre 4 secoli (1328-1707) dalla famiglia dei Gonzaga, una famiglia di origini contadine.

Amanti della letteratura, della musica e dell’arte hanno trasformato Mantova in una città-corte di grandissimo splendore.

I Gonzaga hanno costruito palazzi rinascimentali, edifici medievali, imponenti architetture neoclassiche e chiese di altissimo valore.

La città è circondata anche da uno straordinario patrimonio naturale.

È una vera e propria città sull’acqua, costruita intorno a 3 laghi, alimentati dal fiume Mincio. Ogni angolo offre romantici scorci e luoghi incantevoli, che ricordano gli splendori delle corti cinquecentesche.

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Palazzo Ducale

Il primo monumento da visitare è il Palazzo Ducale, principale residenza della famiglia Gonzaga. Costruito tra il XIII e il XVIII secolo, è una prestigiosa testimonianza del loro dominio.

Con oltre 500 stanze, collegate da corridoi, cortili interni e giardini, è una vera città-palazzo, nata dalla fusione di più edifici.

Il palazzo Ducale è suddiviso in 3 aree principali:

  • il Castello di San Giorgio con la Camera degli Sposi affrescata da Andrea Mantegna, un capolavoro di pittura rinascimentale;
  • la Corte Vecchia, nata dall’integrazione del nucleo originario Palazzo del Capitano e la Magna Domus;
  • la Corte Nuova.

È considerato un grandioso complesso monumentale e architettonico, che racchiude al suo interno ampie stanze, preziosi affreschi, chiese, portici e torri.

I gioielli architettonici cittadini si susseguono uno dopo l’altro, e continuiamo la visita di Mantova con il suo Duomo, dell’XI secolo.

Il Duomo

Il Duomo di Mantova ripercorre vari stili architettonici: lo stile romanico del campanile, il tardo gotico del fianco destro, il neoclassico della facciata e il rinascimentale delle decorazioni interne.

La cattedrale si trova in Piazza Sordello, ed è dedicata a San Pietro. Si tratta di una chiesa molto antica, luogo di culto principale della città lombarda.

Vale la pena visitarlo per la sua particolare struttura architettonica a cinque navate, e i dipinti di artisti rinascimentali.

Palazzo Te

Terminiamo il nostro viaggio, proseguendo verso la zona orientale della città. Immerso completamente nel verde, si trova Palazzo Te.

Questa grandiosa villa è stata commissionata all’architetto Giulio Romano, miglior allievo di Raffaello, su volontà del marchese Federico II Gonzaga, nel 1525.

La villa nasce come rifugio dagli obblighi di corte, in un luogo appartato e tranquillo, doveva essere una dimora dedicata all’ozio, allo svago e al divertimento.

Il nome di Palazzo Te deriva dal nome di una delle isole presenti all’epoca sul canale di Mantova, l’isola di Tejeto.

Visitare Palazzo Te è come immergersi completamente nello sfarzo di un tempo passato, avvolti da un’atmosfera surreale e quasi mitologica.

Le sale della dimora prendono il nome dai sublimi affreschi che le caratterizzano. La più famosa è la Camera di Amore e Psiche, uno dei capolavori del manierismo europeo.

Di grande impatto sono anche la Sala dei Cavalli e la Camera dei Giganti, dove è raffigurato il momento in cui Giove punisce i giganti per il loro tentativo di sostituirsi agli dei ed aver osato scalare l’Olimpo.

L’artista riesce a catapultare l’osservatore nel centro della battaglia, grazie a una tecnica prospettica ottenuta dipingendo l’intera parete, dal pavimento al soffitto.

Ora, il Palazzo Te è un importante museo civico e centro internazionale d’arte e di cultura.

Termina qui il nostro viaggio. Che dici, ti ho convinto che la Lombardia è una regione che merita di essere visitata?Sei pronto ad intraprendere un viaggio tra i suoi numerosi tesori?

Se cerchi altri consigli e posti fantastici da visitare continua a viaggiare con noi.

Articolo a cura di Veronica Scarico

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