San Gimignano e i suoi dintorni non sono solo un tuffo nella storia e nell’arte, ma anche un’esperienza sensoriale unica per il palato. La cucina toscana, con i suoi sapori autentici e genuini, è qui protagonista indiscussa. Preparati a scoprire piatti tipici, che ti conquisteranno con la loro semplicità e bontà.
Le torri di San Gimignano sono fantastiche, ma hanno un difetto: non si possono mangiare!
La bellezza nutrirà l’anima e qui ce n’è tanta da fare indigestione, ma dopo una giornata trascorsa a camminare in uno dei centri storici medievali più suggestivi della Toscana è comprensibile farsi prendere da importanti attacchi di fame.
Okay, ma come farsela passare? Scopriamo cosa mangiare a San Gimignano!
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Ecco di cosa parlo nell'articolo
Mangiare a San Gimignano: ingredienti e piatti tipici
San Gimignano è la terra di torri e sapori, dove la pasta fatta in casa regna sovrana. Tra i piatti tipici, i pici meritano un posto d’onore. Questi spaghettoni rustici, dal sapore intenso e caratteristico, sono un vero must per gli amanti della cucina toscana.
Dai classici cacio e pepe e ragù alle varianti più audaci, i pici si prestano a infinite combinazioni. Ma se cercate un’esperienza autentica, non perdete i condimenti tradizionali: sugo all’aglione e alle briciole, due esplosioni di gusto che vi conquisteranno.
I pici sono un piatto tipico di San Gimignano e dintorni, quindi li troverai in quasi tutti i ristoranti della zona. Ma per un’esperienza davvero speciale, cerca le trattorie a conduzione familiare, dove potrai gustarli preparati con passione e ingredienti genuini.
L’ingrediente rappresentativo di San Gimignano è senz’altro lo zafferano. Da queste parti lo coltivano da centinaia di anni, da prima dell’epoca d’oro – quella delle torri, e vanta una qualità eccellente e un profumo intenso, frutto di una coltivazione tradizionale e artigianale. Non a caso, è considerato uno dei migliori zafferani al mondo.
Si può in effetti dire che fu proprio l’esportazione di questa spezia a permettere al comune di crescere in senso letterale e figurato.
Un risotto mascarpone, carciofi e zafferano ti rimetterà al mondo, ma il suo utilizzo non si limita questa preparazione. La sua versatilità lo rende protagonista di diverse ricette tipiche, come la ribollita, la zuppa di legumi e la zuppa di pesce. Un tocco dorato che esalta il gusto di ogni piatto.
Acquistare lo zafferano direttamente dai produttori locali è un’esperienza imperdibile per conoscere i segreti della sua coltivazione e portare a casa un pezzo di tradizione toscana.
Molto famoso è anche l’olio extravergine, una vera eccellenza locale, come testimonia il gran numero di aziende che si dedicano alla spremitura delle olive.
San Gimignano è poi terra di salumi. Prova:
- il salame al mirto;
- la soppressata, aromatizzata con pepe, noce moscata e scorza di limone;
- la finocchiona;
- il prosciutto toscano servito su pane sciocco – non salato.
Va forte anche la cacciagione. Imperdibili secondi piatti da mangiare a San Gimignano:
- il cinghiale alla vernaccia;
- il coniglio allo zafferano;
- il maiale allo zafferano.
Il cinghiale, re dei boschi toscani, regala una carne magra e dal gusto deciso, protagonista di piatti tipici che ti sorprenderanno. Se avessi già assaggiato il cinghiale in umido, prova lo spezzatino. Un piatto rustico e saporito, perfetto per scaldare le tue serate. La carne di cinghiale, cotta lentamente con verdure e spezie, si sposa perfettamente con la polenta o con le patate. Un connubio di sapori che ti lascerà senza parole.
Concludi la cena con un dolce tipico, lo zuccotto, guarnito con panna fresca oppure con la schiacciata fiorentina. Un trionfo di semplicità e bontà che ti lascerà senza parole. La sua consistenza morbida e soffice, simile a una torta, la rende irresistibile.
La schiacciata fiorentina viene spesso aromatizzata con scorza di limone o vaniglia, sprigionando un profumo inebriante che inebria i sensi. È perfetta per concludere un pasto in bellezza. Gustala da sola, con una spolverata di zucchero a velo, o accompagnata da un goccio di cioccolato fondente per un connubio di sapori irresistibile.
Puoi abbinarla a un bicchiere di vin santo, un vino liquoroso toscano che esalta la sua dolcezza e regala un’esperienza sensoriale indimenticabile.
Mangiare a San Gimignano – ma anche cosa bere!
San Gimignano è un paradiso per gli amanti del buon bere. Qui nasce la Vernaccia di San Gimignano, un vino bianco DOCG che vanta una storia millenaria e un gusto inconfondibile.
Questa tipologia di uva è stata la prima in Italia a ricevere la denominazione DOC, nel 1967. Un riconoscimento che ne attesta la qualità eccelsa e il legame profondo con il territorio.
Già nel Trecento, Dante Alighieri celebrava la Vernaccia nella sua Divina Commedia con un omaggio a un vino che ha conquistato il palato di re, papi e poeti.
La Vernaccia di San Gimignano si distingue per il suo colore giallo paglierino brillante e per uno spettro aromatico complesso e affascinante. Note fruttate, floreali e minerali si intrecciano in un equilibrio perfetto. È un vino versatile che si abbina dagli antipasti ai primi, dai secondi ai dolci, esaltando i sapori della cucina toscana.
A San Gimignano, la Vernaccia è di casa e potrai trovarla in enoteche, ristoranti e cantine, dove esperti sommelier ti guideranno alla scoperta di questo tesoro enologico.
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Puoi scoprirne di più visitando il Museo del vino e della Vernaccia, che è ospitato nella villa della Rocca di Montestaffoli.
Curioso di assaggiare tutti questi piatti e il vino? Il modo migliore per farsi venire fame e onorarli come si deve è girare, girare e ancora girare – in un itinerario a piedi per San Gimignano, magari.